Assistenza legale per le aziende in crisi e sovraindebitamento
Dalla tutela del lato passivo alla gestione delle procedure concorsuali
Albo avvocati Treviso | Assistenza all'azienda in crisi
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L'assistenza all'impresa in crisi
L’azienda in crisi ha bisogno di assistenza legale oltre a quella fiscale e contabile?
E’ davvero necessario affidarsi al legale perché gestisca le posizioni debitorie?


Alla domanda, volutamente pleonastica, va data una risposta positiva: anche il lato passivo del rapporto obbligatorio necessita tutela legale.

Mai come nel contesto storico in cui viviamo è avvertita l’esigenza di guidare l’imprenditore che attraversa un momento di difficoltà, sia essa sanabile sia essa tanto grave da condurre al definitivo dissesto, al fine di sanare le posizioni debitorie o comunque evitare l’aggravamento delle stesse.

La consulenza offerta dallo Studio, anche di concerto con il consulente fiscale e contabile, è volta alla gestione legale della situazione di difficoltà aziendale, al fine di addivenire al componimento delle liti e pianificare il rientro del debito. Lo Studio vanta esperienza anche in ambito delle procedure concorsuali.

Sovraindebitamento
Che cos’é la legge 3/2012 “taglia debiti” o “salva suicidi”?

Il legislatore si è occupato oramai da un po’ di tempo di sovraindebitamento, anche se l’applicazione concreta della relativa normativa nei vari tribunali è avvenuta solo di recente (per il Tribunale di Treviso all’incirca dal 2016).
Lo scopo della legge è aiutare chi non riesce più a far fronte ai debiti a comporre la situazione di crisi con l’ausilio di un Gestore della Crisi nominato da un O.C.C. - Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento sottoponendo ai creditori / tribunale competente un piano che preveda pagamenti concretamente fattibili per il debitore, tenuto conto di quanto è necessario per il suo sostentamento e per quello della famiglia.
Attraverso questo strumento il debitore ottiene di potersi “mettere sotto la guida” del tribunale per il tramite di un soggetto specializzato, il Gestore/O.C.C., per il tempo che sarà indicato nella procedura e di destinare ai propri creditori somme di danaro che possano essere effettivamente ricavate dal patrimonio e dai redditi del debitore, sempre secondo tempistiche e modalità prestabilite.
I benefici che dall’accesso alla L. 3/2012 derivano per il debitore sono molteplici.
Da un lato, il sovraindebitato dovendo palesare la propria situazione di crisi, dichiarando la consistenza del proprio patrimonio, ottiene la possibilità di chiedere aiuto al tribunale ed a soggetti specializzati (il Gestore/O.C.C.) che lo affiancheranno per tutta la durata della procedura ad eseguire esattamente quanto sarà stato stabilito per la soluzione della situazione di crisi e, dall’altro, per tutta la durata della procedura non subirà più azioni esecutive da parte dei creditori, i quali, infatti, dovranno unicamente soddisfarsi all’interno della procedura concorsuale e consentire così al debitore di far fronte agli impegni indicati nel piano presentato in tribunale.
In questo modo non va trascurato il fatto che ne benefici anche l’aspetto personale, emotivo e familiare del debitore, spesso provato gravemente anche in tal senso dopo mesi o addirittura anni di incapacità a far fronte ai debiti di fronte alle continue, sebbene legittime, richieste creditorie di rientro, di fronte delle notifiche di atti di precetto, di decreti ingiuntivi e di pignoramenti. Tutte queste azioni dei creditori sono inibite dopo che il tribunale avrà aperto la liquidazione del patrimonio o avrà espressamente preso posizione sul punto in ambito della apertura/omologazione delle procedure di accordo di composizione della crisi o di piano del consumatore.
Sempre fra i vantaggi offerti dai procedimenti di cui alla L. 3/2012 non va dimenticato il fatto che il tribunale lascia nella disponibilità del ricorrente-debitore la quota parte di reddito che sia effettivamente necessaria per il sostentamento di questi e della sua famiglia, tenuto conto, appunto, delle attività lavorative, del numero dei componenti del nucleo e della loro età, delle singole capacità contributive e delle peculiarità del caso (esigenze mediche, scolastiche, abitative, ecc.). Ciò significa, com’è evidente, che l’intento del legislatore è anche quello di garantire al debitore in crisi la prosecuzione di una vita dignitosa per tutta la durata della procedura.
Da ultimo, va indicata la possibilità per il debitore di ottenere lo stralcio del debito o di parte di esso qualora non sia possibile soddisfare interamente tutti i creditori, ossia di beneficiare della cosiddetta esdebitazione. In altri termini, per la parte residua impagate dell’esposizione debitoria potrà essere ottenuta la relativa cancellazione, sebbene essa non sia automatica per tutte e tre le procedure previste attualmente dalla L. 3/2012.

Chi sono allora i soggetti che possono ricorrere alla L. 3/2012?
Sono i privati (“consumatori”), ma anche coloro che hanno assunto debiti per scopi imprenditoriali e che non sono assoggettabili alle procedure concorsuali maggiori (il fallimento o il concordato, ad esempio), i professionisti e le imprese agricole e, ancora, tutte le società cosiddette sotto soglia secondo la legge fallimentare.

Cosa bisogna fare?
La prima cosa è rivolgersi ad un avvocato esperto in materia che orienti il Cliente verso la procedura più adatta alla fattispecie concreta e poi lo assista in tutta la fase istruttoria di presentazione della domanda, dapprima presso l’O.C.C. territorialmente competente e poi in tribunale.
L’avv. Chiara Pagotto è specializzata in materia essendo stata il primo legale del Foro di Treviso ad essere nominato Gestore della Crisi presso l’O.C.C. del Comune di Villorba ancora nel 2017, all’atto di costituzione dell’organismo. Vantando in questo modo un’esperienza diretta non solo come legale che assiste i sovraindebitati ma anche come Gestore della Crisi, l’avv. Chiara Pagotto può affiancare e patrocinare con un’esperienza a tutto tondo i propri Clienti. Inoltre, dal 2014 la stessa è Curatore fallimentare presso il Tribunale di Treviso, avendo così maturato competenze specifiche in tutta la materia concorsuale.
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